Diario di Satana di Leonid Andreev

leonid-andreev

Non tutti sanno che il Diavolo, almeno in letteratura, prima di passare da Mosca, abbia fatto una bella capatina a Roma. In quell’occasione, più che interessarsi alla magia nera e alla società, Egli si è piuttosto dedicato allo sfarzo del milionario americano, venuto in Italia per godersi la vita. Nessun Azazelo o Behemot ad accompagnarlo, solo il fedele segretario Erwin Toppie, incaricato di amministrare le sue ricchezze. Niente spettacoli ad effetto come nel caso di Woland, solo l’ozio e l’estasi nella dolcezza della campagna romana. Ma per il Diavolo Henry Vandergurd le cose non saranno destinate al meglio. In viaggio per Roma, un incidente ferroviario, lo fa arrivare casualmente nella casa di Thomas Magnus, un signore dai modi gentili. Fin dall’inizio, egli rimane affascinato dalla figlia del futuro amico, Maria. Con il passare del tempo, il Diavolo, tentato dalla purezza di Maria, dal suo disarmante candore, finisce per rimanerne affascinato. Nel contegno della ragazza, Egli avverte una sfida profonda, capace di vincere la sua essenza demoniaca e decide infine di abdicare, donando tutte le sue ricchezze alla ragazza e all’amico. Il povero Diavolo dovrà drammaticamente scoprire di essere stato raggirato. Lui il Diavolo! Magnus e Maria sono amanti da anni e due lestofanti in cerca di polli da spennare. Umano troppo umano il Diavolo romano o demoniaci troppo demoniaci gli esseri umani?

Questo è il dubbio che lascia i lettori di tutto il fiato sospeso, leggendo il libro del grande scrittore russo Leonid Nikolaevič Andreev (in russo: Леонид Николаевич Андреев;Orël, 9agosto 1871 Nejvola, 12 settembre 1919)

Lascia un commento